lunedì 26 settembre 2011

Assignment 6

Utilizzerò PubMed per trovare qualche spunto che mi aiuti ad organizzare e sviluppare al meglio l'argomento che tratterò nella mia tesi. Devo dire che i tutorial dell' assignment 6 mi sono stati di grande utilità, sopra a tutti quello che spiega come utilizare il proxy dell'università da casa. Poter scaricare il full text degli articoli da casa, per me che sto a Pistoia, è una possibilità che non sapevo di avere e che mi fa risparmiare soldi e tempo ( l'ormai obsoleto obiettivo, ahimè, di quella scienza che chiamano economia). Io utilizzo Google Chrome e con questo browser la procedura è meno intuitiva. Si deve infatti installare Proxy Switchy, un' estensione di Chrome che permette di impostare diversi "profili" per connettersi, nel mio caso con e senza proxy, e selezionarli al momento opportuno. Fatto ciò entro in PubMed seleziono il proxy ed inserisco numero di matricola e password come richiesto. Nella mia tesi seguo uno studio sull'utilizzo della griglia antidiffusione nell'esecuzione degli esami RX torace a letto con l'obbiettivo di dimostrarne l'utilità ma anche di definire un protocollo standard per questo esame, cosa che tuttora non esiste. Quindi inizio la mia ricerca digitando "chest radiography" ed appaiono ben 72364 risultati. Un po' troppi. Provo a restringere il campo digitando "bedside chest radiography". I risultati ora sono 268, 59 dei quali sono "free full text". 268 sono sempre tanti ma quasi quasi i 59 articoli consultabili liberamente li spulcio. Comunque meglio restringere ulteriormente scrivendo "bedside chest radiography scattered radiation". Eccoci! Adesso ho 5 risultati uno solo dei quali è "free".
Ma ecco anche la magagna! Dei quattro articoli nessuno è consultabile nemmeno col proxy della biblioteca, la stessa infatti probabilmente non ha l'abbonamento per le riviste di questi articoli. Le riviste in questione sono: Medical Physics, Investigative Radiology, Radiology, Der radiologe.
Qui trattengo ogni pensiero di disprezzo verso questa situazione. Resta il dispiacere perchè quei 4 articoli a vedere gli abstract mi sarebbero stati davvero utili. La cosa è abominevole considerando il fatto che per queste riviste gli articoli e il peer reviewing, fatti col duro lavoro di ricercatori, sono gratis. Il loro è un guadagno netto perchè fanno assolutamente niente! E le università impegnano gran parte del loro budget per gli abbonamenti a queste riviste, ritrovandosi a dover tagliare su altre voci molto importanti

Questa esperienza che ho fatto, per quanto piccola, mi fa comunque prendere coscienza di una situazione che non ha più ragione di esistere. Scopro che anche gli editori accademici fanno parte di quelle sanguisughe che lucrano senza produrre su quelle cose fondamentali al genere umano come salute, energia e conoscenza. Io spero che questa crisi economica faccia aprire gli occhi a più gente possibile per riuscire a vedere il vero volto del nostro caro capitalismo. Voglio vedere tutti i teorici della liberalizzazione selvaggia ammettere di aver sbagliato e chiedere scusa all'umanità e al pianeta.

mercoledì 10 agosto 2011

Assignment 3: Coltivare le connessioni


Personalmente resto sempre molto colpito ogni volta che sento cose come quelle di un' automobile ideata in Cina e assemblata in Italia con pezzi prodotti in altri paesi. Più che colpito direi quasi angosciato. Ogni volta mi viene da chiedermi se la strada del mercato globale capitalista, di questa grande rete economica, fosse davvero l'unica e se non l'unica quella più giusta da seguire, se non sia solo interesse di qualcuno il seguirla o se è stata davvero una cosa inevitabile, insita nella natura e nella storia dell'uomo. Ciò di cui sono sicuro è che ha prodotto cose aberranti e perverse (tipo le miriadi di guerre e colpi di stato pilotati dalle multinazionali) , quindi dal mio punto di vista se questa grande rete economica è una cosa insita e inevitabile nell'evoluzione dell'uomo anche l'uomo in sé è una cosa aberrante e al di fuori della natura. Per fortuna mia questa cosa non sono ancora pronto ad affermarla. Nonostante concorda sul fatto che la crescita tecnologica esponenziale che sta caratterizzando questo periodo storico sia frutto di millenni di evoluzione (come si evince dal grafico di una curva esponenziale) non mi torna il motivo per cui ad una crescita tecnologica esponenziale non si sia affiancata una crescita sociale esponenziale. Io purtroppo non vedo grandi evoluzioni, grandi novità dal punto di vista dell'organizzazione sociale dell'uomo rispetto a quante se ne vede in campo scientifico. Le democrazie danno sempre più l'impressione di essere delle grandi bugie, ci sono ancora persone che si arricchiscono nello sfruttarne altre e si fanno ancora guerre per meri motivi di mercato dipingendole come lotte per la “libertà”. Secondo me è stato questo “scollamento” dovuto alle diverse velocità con cui si stanno sviluppando diverse caratteristiche dell'umanità che ha portato alla perdita di vista delle cose veramente importanti nella vita di un uomo e alla nascita di obiettivi bislacchi tipo avere un certo tipo di auto invece di un altro o altri mille che non ho voglia di stare ad elencare. Forse la crescita spontanea di connessioni sempre più intricate e complesse che si sta creando nel web è la risposta istintiva di quella parte di noi che tende ancora alla natura, alla vita nel suo significato più semplice e profondo. Coma una lotta tra due tipi di Reti, una imposta e regolata de leggi, l’altra spontanea e dirompente. Chissà quale prevarrà sull’altra. 

martedì 26 aprile 2011

Assignment 4: Social bookmarking

Mi sono iscritto in Delicious e per ora ho aggiunto 2 bookmarks, uno è la pagina in med.unifi del mio corso di laurea ( tecniche di radiologia) l'altro è youtube ma ne aggiungerò altri al più presto. E' stato facile, molto intuitivo, salvare i bookmarks, aggiungere i tasti di delicious su chrome e salvare i miei bookmarks e i tags in un file di backup html. Non lo conoscevo perchè prima di questo corso ho avuto un rapporto col web molto superficiale. Mi ha colpito molto il fatto che tutti possano visualizzare i bookmarks di tutti. E' davvero una collaborazione a livello mondiale! E facilita molto la scoperta anche casuale di molti siti che cercando su un motore di ricerca qualsiasi sarebbe più difficile trovare. Semplice e per questo geniale, probabilmente era anche inevitabile che nascesse visto l'oceano di informazioni che offre la rete. Lo userò spesso

lunedì 4 aprile 2011

Assignment 1 bis: ricerca dei feed

Ho aggiunto i feed di due siti che potrebbero essere di un certo interesse per me e che con questo sistema posso seguire più agilmente. Qui di seguito la descrizione, come richiesto, su come ho fatto:
- il primo feed che ho aggiunto è quello di http://www.ilfattoquotidiano.it/ . E' stato semplice perchè ho trovato subito l'icona che indica il feed RSS. Nella home page si trova in cima alla colonna di destra, basta fare click col tasto destro del mouse sull'icona e selezionare "copia indirizzo link", dopodichè si incolla l'indirizzo su "aggiungi un'iscrizione" di google reader o di un altro aggregatore di feed.
- il secondo feed che ho aggiunto è quello di http://lescienze.espresso.repubblica.it/rss che è il sito della rivista mensile "Le Scienze". Qui è un po' diverso perchè una volta trovata l'icona del feed , che si trova nella colonna di sinistra sotto la voce "abbonamenti", si deve cliccare col tasto sinistro per entrare nella pagina dei feed di questo sito che a differenza del precedente sono divisi per argomenti. Così si può scegliere di aggiungere il feed della home page (come ho fatto io) e/o per esempio quello che si riferisce alla parte di antropologia o di chimica o di astrofisica et cetera. Per aggiungerli all'aggregatore la procedura è la solita dell' esempio precedente.

martedì 29 marzo 2011

Il peso dell'Italia nelle decisioni politiche mondiali

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/29/lo-schiaffo-piu-sonoro-degli-ultimi-150-anni/100840/
"Non era mai successo che dalle decisioni gravi su una guerra venisse escluso il governo del paese dal cui territorio vengono condotte le operazioni belliche più importanti."  E poi ci vengono a raccontare che grazie a quel nano abbiamo un grande peso a livello internazionale

A Nuclear Reactor Explained by Poop and Farts: Nuclear Reactor Boy's Tummy Ache

Ecco come i giapponesi hanno spiegato ai loro bambini l'incidente alla centrale nucleare di Fukushima.
Esilarante quando spiega che il piccollo Chernobyl aveva la diarrea. 

martedì 22 marzo 2011

L'Italia e il nucleare

Questo è lo spot di Greenpeace sul nucleare. Sono sicuro che in molti lo avrete già visto ma mi piace che sia il primo post del mio blog e invito tutti quelli (se mai ci sarà qualcuno) che leggerano questo blog ad andare a votare contro il nucleare nel referendum del 12 Giugno BENVENUTO URANIO *_*